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Acqua del rubinetto: il Triveneto è la regione più virtuosa d’Italia
Aqua Italia presenta i dati della ricerca Open Mind Research 2018 sulla propensione al consumo di acqua km zero, trattata e non. In Triveneto l’89% dice sì a quella del rubinetto.
(Milano, 12 giugno 2018) - Aqua Italia (federata Anima - Confindustria) dal 2006 commissiona biennalmente ad Istituti indipendenti di ricerca lo studio sulla propensione al consumo di acqua del sindaco in Italia. Dalla ricerca 2018, realizzata da Open Mind Research, emerge che in Triveneto l’88,7% della popolazione italiana ha bevuto acqua del rubinetto (trattata e non) negli ultimi 12 mesi, confermandosi, come nel 2016, la regione più virtuosa d'Italia. Tra tutti coloro che la bevono il 66,6% dichiara di farlo sempre o quasi sempre. I motivi che spingono gli italiani a berla sono la bontà (42,8%), seguita dalla comodità (36%) e i maggiori controlli rispetto all’acqua in bottiglia (24,2%).
Nel 20,7% dei casi si rileva la presenza di almeno un sistema di affinaggio dell’acqua (nel 2016 era il 17,5%). Tra questi sistemi, il 10,2% è rappresentato dalle caraffe filtranti (nel 2016 era il 6,8%), il 4,8% dagli apparecchi ad osmosi inversa (nella ricerca precedente era il 3,4%) e il 3,1% dai sistemi per la refrigerazione o gasatura (era il 2,9%). Di questi il 21,1% ha dichiarato di aver sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica, dato in crescita rispetto alla rilevazione precedente di oltre 5 punti percentuali.
Inoltre, si è indagato su quanto in Triveneto i cittadini siano propensi a bere acqua trattata del rubinetto fuori casa. Il 23,5% degli intervistati la beve negli esercizi commerciali (nel 2016 era il 19,5%) e il 58,8% la berrebbe se gliela offrissero. Si è anche chiesto quanti conoscano il servizio offerto dai Chioschi dell’acqua che mettono a disposizione dei cittadini acqua potabile trattata o non trattata, refrigerata o addizionata di anidride carbonica. La usa/userebbe il 37,4% degli intervistati e il 67,9% sa se il Comune di residenza offre o meno il servizio: nel 40,9% dei casi il Comune aderisce all’iniziativa.
Per la prima volta, infine, si è indagato sulla preoccupazione dei residenti nei confronti della presenza di sostanze contaminanti nell’acqua del rubinetto. Il 67,7% si è dichiarato preoccupato e il 18,8% si è dichiarato non preoccupato. |