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24 Settembre 2012In agosto cresce il commercio con l'estero: +4.9 l'import, + 2.9 l'export
Il documento ISTAT Ad agosto, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali con l'estero registrano incrementi significativi, più ampi per le importazioni (+4,9%) rispetto alle esportazioni (+2,9%). L'energia (+9,9%) e i prodotti intermedi (+3,9%) forniscono il contributo più ampio alla crescita congiunturale delle importazioni, mentre gli acquisti di beni strumentali registrano una diminuzione (-4,3%). L'incremento congiunturale dell'export è diffuso a tutti i principali raggruppamenti di beni con l'eccezione dei beni strumentali, che risultano stazionari. La crescita è particolarmente accentuata per l'energia (+11,2%) e i beni di consumo (+4,8%). Nell'ultimo trimestre la dinamica congiunturale delle esportazioni è positiva (+1,3%) e diffusa a tutti i raggruppamenti di prodotti, con l'eccezione dei beni strumentali (-2,7%). I beni di consumo (+5,0%) presentano un tasso di crescita superiore alla media. La flessione delle importazioni (-1,3%) è generalizzata a tutti i comparti; soltanto i beni di consumo durevoli sono in crescita (+4,8%). Rispetto ad agosto 2011 le esportazioni presentano un significativo aumento (+14,0%), che coinvolge tutti i principali comparti. Il lieve incremento delle importazioni (+0,7%) è dovuto all'energia (+18,1%) e, in misura minore, ai beni di consumo durevoli (+12,3%). Ad agosto 2012 la bilancia commerciale registra un disavanzo di 973 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ad agosto 2011 (-2.505 milioni). Nello stesso mese l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici raddoppia, passando da 2.489 a 4.760 milioni. Rispetto ad agosto 2011, i mercati più dinamici all'export sono: Turchia (+51,0%), ASEAN (+37,2%), OPEC (+29,6%), EDA (+25,7%), Giappone (+18,6%) e Stati Uniti (+18,0%). In flessione risultano le vendite verso la Cina (-2,5%). In forte aumento sono le importazioni di beni dalla Russia (+36,8%), seguite da OPEC (+13,6%), ASEAN (+8,0%), Stati Uniti (+6,6%) e Svizzera (+2,7%). Gli acquisti di beni dai paesi Mercosur (-33,2%), dal Giappone (-29,5%) e dalla Cina (-21,9%) registrano, invece, una marcata flessione.