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04 Giugno 2019
Palazzo Sturm torna a splendere grazie al contributo della tecnologia Vimar

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comunicazione VIMAR

Palazzo Sturm torna a splendere grazie al contributo della tecnologia Vimar

Cittadina gioiello ai piedi delle Prealpi venete, Bassano del Grappa è famosa per alcune sue peculiarità, tra le quali il caratteristico Ponte Vecchio - o Ponte degli Alpini - che ne collega le due sponde divise dal fiume Brenta.

Collocato in una posizione privilegiata all'interno del centro cittadino, si trova Palazzo Sturm, dal cui belvedere, che affaccia proprio sul ponte, si può godere di un impareggiabile panorama.

Questa dimora storica fu voluta da Vincenzo Ferrari, importante industriale e commerciate di sete, e venne edificata verso la metà del XVIII secolo. L'edificio conta oltre settanta stanze distribuite su sette livelli e decorate dal pittore veronese Giorgio Anselmi nel 1760 circa con soggetti mitologici e allegorici.

Attualmente il palazzo ospita il Museo della Ceramica, che raccoglie collezioni di ceramiche antiche, ma anche il Museo della Stampa Remondini, dedicato alla tipografia e calcografia della celebre famiglia di imprenditori grafici. Tra i pochi in Italia dedicati alla stampa e certamente il più articolato, il museo illustra tutti gli aspetti del fenomeno industriale sette-ottocentesco del quale la famiglia Remondini fu tra i precursori.

Data la sua importanza per la città, l'edificio è stato recentemente sottoposto ad un importante intervento di restauro che, ad inizio 2019, dopo un anno e mezzo di lavori, lo ha restituito al suo splendore. In particolare i saloni del quarto e del quinto piano, dove sono stati riportati alla luce magnifici affreschi e stucchi, sono ora destinati ad esposizioni temporanee tra cui Mantegna, Dürer e Luca di Leyda.

Proprio in questi spazi la tecnologia più sofisticata è stata scelta per valorizzare e proteggere sia i capolavori esposti che quelli già parte integrante degli ambienti.

Nel corso degli interventi di recupero che hanno riguardato gli ultimi due piani, infatti, l'impianto elettrico tradizionale è stato sostituito con il sistema domotico By-me. Una scelta ben precisa, quella ricaduta sulla tecnologia Vimar, dovuta all'esigenza di mantenere intatte tutte le preziose testimonianze della storia come affreschi, intonaci, stucchi e pavimenti. Gli stringenti vincoli previsti dalla Soprintendenza alle belle arti non permettevano infatti di effettuare opere murarie se non quelle conservative.

Per questo motivo sono stati installati diversi moduli domotici Vimar, dei dispositivi da quadro che, collegati a prese e interruttori, hanno permesso di realizzare un impianto domotico senza dover eseguire interventi invasivi, ma semplicemente predisponendo e collegando il cavo Bus. In grado di centralizzare il comando delle diverse funzioni di ogni sala, questi dispositivi sono dotati di una pre-configurazione che permette di automatizzare l'accensione e lo spegnimento delle sorgenti luminose, realizzando scenari collegati all'apertura e alla chiusura (off generale) del museo. Palazzo Sturm è diventato così un esempio di edificio storico dotato di una tecnologia intelligente, grazie alla quale il personale di servizio non deve passare in rassegna ogni ambiente per attivare o disattivare l'illuminazione, perché questo può essere fatto da un unico punto, con un grande risparmio di tempo.

Allo stesso modo, trattandosi di un contesto dall'elevato valore storico-artistico, anche la scelta dell'estetica della serie civile da installare ha ricoperto una grande importanza. In questo caso la serie Arké è stata ritenuta la soluzione migliore. Qui nella versione Round con una forma dalla superficie sinuosa, leggermente curvata e con angoli morbidi. Perfettamente integrate nelle pareti, Arké fa da cornice a comandi domotici e prese Vimar che permettono di ottenere un impeccabile controllo dell'illuminazione e un sicuro accesso all'energia, valorizzando sia gli spazi che le opere esposte.

Infine, per vigilare sulla sicurezza all'interno e all'esterno della struttura, è stato installato un sistema di videosorveglianza Elvox TVCC. Diverse telecamere Bullet, collocate in vari punti strategici, garantiscono una supervisione completa di tutti gli ambienti sensibili. Collegate ad una centrale di controllo, trasmettono le immagini in alta definizione a diversi monitor, dai quali il personale può verificare lo stato di ogni ambiente. Palazzo Sturm è così tornato a splendere, anche per merito della nuova anima tecnologica firmata Vimar.

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