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02 Giugno 2017Rapporto CRESME: previsione di chiusura 2017 a +3,2% per la filiera impiantistica
fonte ANGAISA E’ stata presentata martedì 30 maggio, presso la sede CNA di Roma, la terza edizione del “Rapporto congiunturale sul mercato dell’installazione di impianti in Italia” realizzato da CRESME e promosso da ANGAISA, ANIMA, CNA e Mostra Convegno Expocomfort. Secondo il Rapporto CRESME, dopo la forte crisi del 2009 (-12%), la ripresa nel biennio successivo e poi l’ulteriore flessione nel 2012, 2013 e 2014 (anno di svolta per l’impiantistica nell’edilizia), il 2015 e il 2016 hanno segnato un aumento del valore della produzione nel settore dell’installazione degli impianti con un +6,3% rispetto al +1,7% dell’edilizia nel suo complesso. I dati previsionali evidenziano una previsione di chiusura 2017 a +3,2% per la filiera impiantistica, mentre il 2018 dovrebbe far registrare un ulteriore incremento, pari al +3,6%. Questo il quadro qualora i bonus fiscali 50% e 65% dovessero essere confermati fino al 2018. In caso contrario si assisterebbe ad una vera e propria “corsa ai bonus”, con effetti distorsivi del mercato negli ultimi mesi del 2017 e un incremento fino al +6,9% per il settore, salvo poi assistere a un vero e proprio crollo nel 2018 (ripetiamo: in caso di mancata proroga dei bonus attuali) con una stima del -8,8%. La somma dei fatturati di tutti i soggetti coinvolti nella filiera dell’impiantistica per l’edilizia, nel 2016, è stata superiore ai 112 miliardi di euro. Si tratta di un ambito economico che coinvolge – unicamente per gli impianti nell’edilizia, escludendo quindi le opere a rete – circa 200mila unità locali e 750mila addetti, distribuiti fra industrie e laboratori di fabbricazione, esercizi commerciali, installatori. L’area impiantistica esaminata negli ultimi anni ha accresciuto il proprio peso all’interno delle costruzioni: dal 40% nel 2012, al 43% nel 2015 fino al 44% nel 2016.
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