Comunicato Stampa
DAYDREAMER: TAPPETI E SEDUTE JAN KATH PER ...SOGNARE A OCCHI APERTI
L'originale visione dell'arte tessile di uno dei più noti designer internazionali di tappeti
L'architettura industriale della Ruhr, le morbide nuvole dell'Himalaya e la tovaglia colorata di un bar russo di New York tra gli spunti creativi di tappeti, futon e altre opere tessili firmate da Jan Kath. Eclettismo e provocazione definiscono infatti lo stile di questo designer tedesco. Nato nel 1972 a Bochum, nel bacino minerario della Ruhr, ha esposto all'ultima edizione del Salone del Mobile di Milano gli ultimi frutti della sua ricerca, già riconosciuta a livello internazionale da premi prestigiosi tra cui il Red Dot Award e il Carpet Design Award.
Con Daydreamer (in foto) il tappeto diventa vero e proprio mobile nomade: un po' futon, un po' divano è un invito al relax sviluppato insieme al figlio Sanchir e ispirato alle sedute rivestite da tappeti nei giardini iraniani. La morbida 'nuvola tessile' dalle piacevoli sfumature naturali poggia su una base in rovere con una struttura mobile sviluppata insieme a Claudius Schliessler per regolare le sezioni posteriori e laterali in pochi semplici passaggi.
E' il primo vero e proprio mobile di una produzione tessile che da sempre gioca sul rapporto tra alto artigianato e ispirazioni contemporanee. Come i tappeti Insert Coin, che trasportano sulle trame di lana le schermate dei videogiochi pop anni ‘70, interpretate dall'artista digitale Raphael Brunk. Oltre 1,7 milioni di pixel ricostruiti a mano nodo dopo nodo. I colori vivaci che sfumano fluidi nei tappeti Spectrum si ispirano invece all'aurora boreale deli cieli siberiani. La riproduzione in questo caso ha richiesto il più alto livello di lavorazione artigianale e mesi di lavoro con migliaia di nodi di lana e seta.
Post: Eclettismo e provocazione definiscono da sempre lo stile di Jan Kath, uno dei più noti designer internazionali di #tappeti. Alto artigianato e ispirazioni contemporanee, come Daydreamer, dove il tappeto diventa vero e proprio mobile nomade: un po' futon, un po' divano. #JanKath
Jan Kath Il brand è legato all'arte tessile da tre generazioni. Expertise e profonda conoscenza dell'arte tessile nascono infatti per Jan Kath fin dall'infanzia con i frequenti viaggi accanto al padre Martin ai laboratori in Iran e Nepal. Appena ventenne si ferma in Nepal per lavorare al controllo di qualità in un'importante azienda di tappeti, fino ad acquisirne il controllo. Jan Kath sviluppa dunque uno stile originale che valorizza le imperfezioni e i materiali, innovando il disegno. I suoi lavori sono esposti nei musei di tutto il mondo, tra cui il Beijing International Design Triennial, il Museum für Gestaltung Zürich e il Victoria and Albert Museum di Londra.
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