Il commento di Mauro Odorisio, presidente di Angaisa, al Decreto Governativo sulle rinnovabili. "Siamo soddisfatti. A noi interessano ovviamente i piccoli impianti perché quelli grandi ci sfuggono e dico quindi che gli incentivi sono abbastanza interessanti. Ci può essere un buon rilancio di questa attività e speriamo che l'applicazione del Decreto possa essere seguita con altrettanta soddisfazione: perché spesso le leggi sono fatte bene ma poi i benefici si perdono nella farraggine della burocrazia che ne scoraggia l'applicazione. Se invece si riesce ad avere un'applicazione snella e veloce, sicuramente è un vantaggio. Siamo soddisfatti perché, soprattutto, è terminata quella fase di stallo che era il peggio. Non sapevamo di che morte saremmo morti. Il nostro settore peraltro, è sfiorato da questo discorso: diverso è per gli elettrici che sono nel loro core-business. Io credo anche che la luna non si potesse pretendere, perché lo Stato deve fare i conti con le proprie risorse".
Ecco il commento di GIampaolo Ferrari, Presidente FME, rilasciato al sito Commercio Elettrico.com
"Il nostro è un sorriso parzialmente amaro. Comunque, finalmente è uscito il decreto: e questo è positivo. Non siamo più in quel limbo insostenibile nel quale eravamo caduti. Tutto sommato, considerando anche la riduzioni di prezzi che c'è stata, il fotovoltaico continuerà ad essere un business interessante. Lo sarà di più fino ad agosto perché c'è una riduzione contenuta, che poi andrà via via aumentando fino al 2013. Per noi grossisti il provvedimento ha significati positivi perché è più premiante per l'impianto medio-piccolo, dal chilowatt al megawatt: va quindi bene per tutti gli impianti fatti su tetto. Resta però il fatto che una riduzione degli incentivi comunque c'è e colpisce il settore. Mentre prima era diverso, perché ci sentivamo al sicuro fino al 2012, con interessi ovviamente più significativi. Comunque riteniamoci soddisfatti dello sblocco della situazione. Tutti i distributori hanno magazzini pieni di materiale perché ci si era programmati per un 2011 molto significativo e anche in vista del 2012: e, a differenza del 2010, si sono fatte scorte copiose. Non è che in questo frattempo il lavoro sia mancato, perché si sono chiusi i lavori avviati. Ma tutte le fasi di preventivazione sono rimaste in sospeso. Ora, mi aspetto nel breve un boom fino ad agosto. L'altro aspetto che mi lascia perplesso è quello relativo agli allacciamenti dell'Enel: che è in forte ritardo, mentre l'incentivo parte da quando l'allacciamento è attivo. Attualmente l'Enel ha circa 60-90 giorni di ritardo. Dicono che poi ci si possa rivalere con le penali, però sarebbe meglio evitare. Resta il fatto che in Italia pianificare è difficile, a qualsiasi livello. Anche questo è fonte di amarezza. Per quanto riguarda invece la produzione, molto positivo è che premino i prodotti europei: c'è un dieci per cento di maggiorazione dell'incentivo se si tratta di produzioni in zona UE. Gli industriali dovrebbero essere contenti. Ne ho sentiti alcuni importanti e manifestano ottimismo. Ritengono che nel breve ci sarà una corsa all'acquisto. E' chiaro che chi non partecipa al business del fotovoltaico non è contento. Altri avrebbero voluto una diluizione diversa. C'è poi chi spinge per il nucleare e che di conseguenza non è favorevole. Si tratta però di interessi di nicchia, privati, che vanno contro una visione più ampia del problema energia". |