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ultimo aggiornamento 22/11/2024 ore 18:04




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10 Marzo 2011
ANGAISA e FME: "Così si uccidono le rinnovabili"

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"Stabilizzare e rilanciare subito gli incentivi per le rinnovabili": questo l'appello rivolto al Governo da parte di due delle associazioni nazionali di categoria più rappresentative nel settore dell'edilizia, FME (Federazione Nazionale Materiale Elettrico), che rappresenta 158 imprese distributrici con 1.150 punti vendita e 15.000 addetti, per un fatturato di € 6,3 miliardi di euro ed ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno), che rappresenta 280 imprese con 850 punti vendita e 18.930 addetti, per un fatturato di € 5,04 miliardi di euro.
ANGAISA e FME, entrambe aderenti a Confcommercio-Imprese per l'Italia, sollecitano l'adozione di immediati correttivi al decreto sulle energie rinnovabili recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, che prevede fra l'altro un nuovo regime di incentivazione per il fotovoltaico a partire dal 1° giugno, e auspicano l'immediata attivazione di un "tavolo di confronto" del Governo con l'intera filiera delle imprese che operano nel settore.
Le forti preoccupazioni espresse dall'Ing. Giampaolo Ferrari, Presidente di FME e dal Presidente ANGAISA Dott. Mauro Odorisio, riguardano innanzitutto l'incertezza derivata dal fatto che il nuovo valore degli incentivi dovrà essere stabilito da un apposito decreto attuativo, da emanare entro il prossimo 30 aprile.
Di fatto, il provvedimento sta causando gravi effetti distorsivi: una corsa ad allacciare gli impianti entro il 31 maggio, al fine di usufruire degli incentivi previsti dal decreto legge n. 197 del 24 agosto 2010 e impianti in corso di progettazione la cui realizzazione è stata annullata o rinviata, in attesa di poter conoscere il nuovo quadro normativo di riferimento.
Il risultato è che il mercato delle energie rinnovabili sta registrando una brusca frenata.
FME ed ANGAISA sottolineano che la mancanza di programmazione e l'attuale fase di incertezza bloccheranno non solo i progetti futuri, ma anche quelli già avviati e finanziati, mettendo a rischio aziende che finora erano riuscite a "gestire" questa difficilissima congiuntura economica proprio grazie al fotovoltaico e alle energie rinnovabili.
Infine FME ed ANGAISA ricordano che gli investimenti già effettuati dalle aziende associate per assicurare la reperibilità dei materiali presso i propri magazzini e per gli ordini già confermati ai propri fornitori sono stati programmati da tempo: uno "stop" improvviso e di queste proporzioni avrà notevoli ripercussioni su tutta la filiera delle imprese, in un momento già estremamente critico per il settore dell'edilizia nel suo complesso, con riflessi devastanti sull'occupazione.
Affinché possano essere ridefiniti gli incentivi nel più breve tempo possibile, tenendo conto delle istanze rappresentate da tutte le categorie colpite dagli effetti negativi del nuovo decreto, FME ed ANGAISA hanno chiesto di essere ricevute, nei prossimi giorni, dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani.



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