Pubblichiamo l'articolo apparso su La Voce di Ravenna il 3 dicembre. Per gentile concessione della collega Anna Budini.
Cervia - (a.b.) Centrato un solo obiettivo nel piano industriale, pensato per il salvataggio di Europa 2000 - Prontogros di Montaletto. L'unico obiettivo che l'azienda è riuscita ad ottenere è quello sull'ottimizzazione delle risorse umane attraverso il lavoro in sinergia delle sigle sindacali. Mercoledì Filcams-Fisascat-Uiltucs hanno incontrato l'amministratore delegato dell'azienda Luigi Gargioni e, le novità sulla situazione economica che attanaglia la società, non sono delle più rassicuranti per i lavoratori. Infatti il piano industriale prevedeva anche la garanzia della presenza della merce nei magazzini e il piano di finanziamento da parte degli istituti di credito. Due obiettivi che non sono stati centrati, infatti le banche non hanno ancora sciolto la riserva riguardante il piano di finanziamento. "La mancata risposta degli istituti di credito va considerata comunque come una risposta - spiega Paolo Balestra di Fucams Cgil - a metà di dicembre i soci dell'azienda si riuniranno e decideranno il futuro di Europa 2000. I finanziamenti richiesti non arrivano e l'unica prospettiva che si può ipotizzare è quella di un concordato preventivo ovvero, visto che l'azienda non può rimanere aperta come sta operando oggi, si può ipotizzare una conversione con un regime minimo di attività. Questa potrebbe essere l'unica possibilità percorribile, e per i lavoratori si potrebbe quindi passare da una cassa integrazione riorganizzativa, come sono oggi, ad una cassa integrazione concordata. In questo modo i posti di lavoro sono comunque garantiti e nessun dipendente verrà licenziato". La situazione attuale vede, dei 130 lavoratori dell'azienda, 86 in cassa integrazione straordinaria, di cui 23 a zero ore senza rotazione e 63 a zero ore con rotazione e, mentre gli stipendi del mese di settembre sono stati corrisposti, alI'appello mancano quelli di ottobre e novembre: "Per il momento verranno effettuati solo i bonifici della tredicesima continua Paolo Balestra di Fùcams Cgil -Dalle ultime parole .dell'amministratore delegato è emersa una situazione debitoria ingente, ma posso confermare che la questione è sotto controllo, nel senso che le sigle sindacali, in sinergia tra loro, tengono monitorata tutta la situazione della società". Ora il prossimo step è fissato alla metà di dicembre quando i soci dell'azienda si riuniranno e decideranno il futuro di Europa 2000, ma con ogni probabilità si opterà per un concordato preventivo, vista la mancanza di disponibilità di finanziamento da parte delle banche. L'ammontare della quota del piano di salvataggio si aggirava sui 12 milioni di euro, infatti l'amministratore delegato, circa un mese fa, aveva spiegato: "I crediti dell'azienda ammontano ad oltre 20 milioni di euro e i finanziamenti richiesti sono circa poco più della metà dell'intero credito". |