pubblichiamo, qui di seguito, l'articolo uscito su La Voce di Ravenna, per gentile concessione dell'autrice Anna Budini
CERVIA - (a.b.) Il futuro dei lavoratori di Europa 2000 - Prontogros è appeso a un filo. O meglio al finanziamento richiesto dall'azienda agli istituti bancari lo scorso aprile e ancora in attesa di risposta. Dopo il quadretto a tinte fosche dipinto dalle organizzazioni sindacali, l'amministratore delegato, Luigi Gargioni, ci spiega la situazione dell'azienda, precisando che "già quando arrivai nel 2009 a Montaletto la situazione non era delle migliori". L'azienda, un autentico colosso nel settore del commercio di prodotti idro- termo-sanitari con uffici e magazzino a Montaletto di Cervia, ha anche filiali a Lugo e a Ravenna e altri punti vendita in Emilia Romagna, Marche, Veneto, Liguria e Toscana per un totale di 320 dipendenti complessivi, di cui ben 130 impiegati a Montaletto: "Dei nostri lavoratori 86 sono in cassa integrazione straordinaria. Di questi 23 a zero ore senza rotazione e 63 a zero ore con rotazione - spiega Gargioni - non possiamo nasconderci dietro ad un dito: l' azienda è in crisi e la proprietà ha attuato un piano industriale con la richiesta di un finanziamento inoltrato nell'aprile 2009 e ancora non concesso. Questa attesa sta compromettendo sempre più la situazione, ma a fine mese è prevista l'assemblea degli azionisti e, dopo questa scadenza, probabilmente le cose saranno più chiare. Europa 2000 ha conferito incarico professionale allo Studio Pavesi Gitti Verzoni ed allo Studio Zulli Tabanelli e Associati, rispettivamente advisor legale e advisor finanziario della società, per pianificare ed implementare la ristrutturazione finanziaria dell'azienda, nonché le modalità di introduzione di nuove risorse finanziarie, al fine di garantire a tutti i fornitori il puntuale adempimento degli impegni assunti". "I crediti - ammette l'amministratore delegato - ammontano ad oltre 20 milioni di euro e non possiamo nascondere che l'azienda sta valutando tutte le strade per rientrare in tempi brevi. Siamo sul filo di lana e, se non arriveranno i finanziamenti richiesti agli istituti di credito, l'assemblea dei soci avvierà le procedure di legge necessarie. Al momento sono stati ridotti i turni di lavoro ed ottimizzate le risorse e i processi di azienda. Il magazzino di Europa 2000 non riceve più l'approvvigionamento delle forniture e i materiali che si trovano a Montaletto, a seconda delle necessità, vengono trasporti verso le altre filiali". Ma una buona notizia per i lavoratori non manca: "Entro il 20 novembre verrà corrisposta la mensilità di settembre e già da oggi (ieri, ndr.) sono stati fatti i primi bonifici". Una situazione che era già stata anticipata dalle sigle sindacali (Filcams, Uiltucs e Fisascat) che non nascondono la loro preoccupazione per le sorti dell' azienda di Montaletto: "I rappresentanti dell'azienda e della proprietà il 3 novembre scorso ci hanno evidenziato un ulteriore aggravarsi della situazione economico-finanziaria della società, che perdura dalla fine del 2009, con conseguente peggioramento dello stato debitorio - avevano spiegato Paolo Balestra della Filcams, Carlo Sama della Uiltucs e Andrea Bartoli della Fisascat - Siamo profondamente preoccupati per i ritardi nell'attuazione del piano industriale come presentato in sede ministeriale, rimarcando ancora una volta la necessità che le imprese interessate e l'azionista di riferimento impegnino tutte le risorse finanziarie per la salvaguardia dei lavoratori e per il rilancio dell'attività aziendale". |