Situazione e prospettive a breve-medio periodo.
La congiuntura nella quale si trova la distribuzione idrotermosanitaria è una delle peggiori degli ultimi 40 anni per due aspetti che, congiuntamente, ne esasperano l'effetto. Primo aspetto: il rateo di discesa è elevato e veloce nel tempo (una vera e propria picchiata). Mediamente, la caduta è stata del 13 - 17% in due anni. Secondo aspetto: pur annunciata, la crisi è arrivata improvvisamente, dopo 12 anni di crescita o di mercato stabile, con le imprese ormai strutturate per mantenere livelli di fatturato costanti, pur in presenza di una concorrenza elevata. Inoltre, la crisi per la distribuzione ITS somma due fattori: - quello economico, che si traduce in un vero e proprio "downgrade" del mercato (abbiamo di fronte un mercato più piccolo da spartire); - quello finanziario, causato dalla contrazione del credito messo a disposizione dalle banche nei confronti, prima di tutto, della clientela professionale (artigiani, posatori, installatori) e quindi anche delle piccole e medie aziende distributrici.
Il quadro che ne emerge è sicuramente fosco e per aiutare le aziende del settore a capire meglio la situazione e le prospettive a breve, medio periodo, l'Associazione ha sviluppato una serie di analisi e di strumenti che elenchiamo di seguito:
- Osservatorio dei bilanci. Tradizionale edizione annuale che, partendo dall'ultimo bilancio (2008) ed utilizzando il modello ANGAISA di previsione, traccia la chiusura 2009, la previsione 2010 e l'evoluzione fino al 2012. - Osservatorio dei bilanci - Studio di settore TM11U. Sviluppato a beneficio delle piccole e medie aziende che rientrano nella fascia di fatturato soggetta allo Studio di settore citato. - Osservatorio dei bilanci - Valutazione impatto del Piano Casa. Stima il possibile impatto degli incentivi previsti dal Piano Casa che tiene presenti, i benefici che la realizzazione del Piano Casa 2 potrà portare ai fatturati delle aziende distributrici, spalmati nel tempo (fino al 2012) e nello spazio (in base alle diverse normative regionali). - Osservatorio delle vendite. Sviluppato monitorando i fatturati mensili di oltre 110 aziende. - Dimensione del mercato della distribuzione ITS Presenta le stime relative al "totale Italia" e suddivise sia per Regioni che per Province.
Riassumiamo di seguito, in sintesi, i risultati dei singoli strumenti.
1) Osservatorio dei bilanci. Dopo l'inizio della discesa, nel 2008, che ha portato complessivamente un calo di fatturato intorno all'1,3%, nel 2009 vediamo una caduta di oltre il 10%; nel 2010 la caduta si arresta e, grazie ad un secondo semestre meno negativo, si chiude con un nuovo calo dell'1,8% (sul risultato negativo del 2009). Complessivamente, il "downgrade" di mercato si porta al 13,3%. Le previsioni per il 2011 ed il 2012 vedono crescite modeste, pari all'1,5% nel 2011 ed al 2,4% nel 2012. Ci aspetta ancora un anno difficile, nel quale fronteggiare i problemi di un mercato ridimensionato, con strutture aziendali in questo momento sovradimensionate.
2) Osservatorio dei bilanci - Studio di settore TM11U Ci presenta il quadro, ancora più difficile, per le piccole e medie aziende distributrici, con fatturati al di sotto dei 5 milioni di euro. La crisi, per loro, è più pesante in tutti e tre gli anni: nel 2008 la caduta è del 5,5%; nel 2009 del 10,5% e nel 2010 i dati previsti sono ancora negativi, con un'ulteriore flessione del 2% circa. In tre anni il ridimensionamento del mercato è pari al 18%. Le prospettive per loro sono più fragili, con una crescita pari all'1,4% nel 2011 e del 2,15% nel 2012; hanno sentito di più il colpo e si riprenderanno più lentamente.
3) Osservatorio dei bilanci - Valutazione impatto del Piano Casa Quali le prospettive se il Piano Casa 2 potrà esercitare la sua influenza? Sul 2008 e sul 2009 non ci sono stati effetti apprezzabili, mentre è ipotizzabile un'inversione di tendenza nel 2010, che si presenta, anche se di poco, positivo, con una crescita dell'1,37%; meglio ancora nei successivi due anni: nel 2011 con una crescita del 6,62% e nel 2012, in cui dovremmo toccare il culmine, con un +7,30% sul totale Italia. In sostanza, una Legge che, approvata nel giugno 2009, riuscirà a generare qualche effetto solo dopo la metà del 2010; un anno perso a causa della consueta ed asfissiante burocrazia regionale e comunale. Una legge che poteva servire da sostegno in un momento estremamente difficile per le aziende e che invece riuscirà a produrre effetti positivi solamente due anni dopo essere stata promulgata. Inoltre la crescita non sarà omogenea in tutta Italia, ma differenziata in base a due aspetti principali: - prima di tutto, essendo applicabile alle abitazioni mono e bifamiliari, non avrà praticamente alcun esito nelle grandi città e si svilupperà meglio nei piccoli centri; - secondariamente sarà necessario fare i conti con l'efficienza delle Amministrazioni locali; in provincia di Bolzano i lavori devono essere iniziati entro il 2010, pena la decadenza del diritto ad avvalersi degli incentivi, in Sicilia la legge regionale attuativa del Piano Casa è stata approvata solo nei giorni scorsi.
4) Osservatorio delle vendite. Per quanto riguarda la situazione contingente, l'Osservatorio Vendite mensili ci dice che la discesa sta rallentando; dopo un novembre 2009 con -3,98% ed un dicembre 2009 con - 6,69%, il gennaio 2010 è a -7,79%; va ricordato che per tutto il 2009, fino ad ottobre, la media era oltre il -12%. Su base annua siamo arrivati al fondo della curva di discesa, con una media stabilizzata sul livello di -10,5% negli ultimi quattro mesi (sempre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente).
In conclusione, possiamo affermare che, complessivamente, la distribuzione ITS ha toccato il fondo della crisi e che, a meno di miracoli derivati da un improvviso risveglio delle amministrazioni locali (magari dopo i risultati delle prossime elezioni regionali), su questo "fondo" dovrà rimanere ancora per una buona parte del 2010; poi inizierà una lenta ripresa che non si consoliderà prima del 2011 o 2012. In ogni caso la crisi è strutturale e non momentanea, e le aziende dovranno imparare a convivere con la stessa ancora per almeno uno/due anni; quindi attenzione alle scorte di magazzino, alle strutture finanziarie e sempre maggiore attenzione al cliente, diventato quasi una merce rara; infatti la riuscita del Piano Casa 2 non dipenderà solo dalla burocrazia, ma anche dalla fiducia del consumatore, disposto ad investire, solo se si sente sereno.
Il Segretario Generale dott. arch. Gianni Mari
Allegati: - Grafico di confronto tra i due Osservatori - Grafico andamento Vendite su base annuale
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