| Michele Caterino direttore generale di Delta Group scarica foto |
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Michele Caterino, direttore generale e membro del cda di Delta Group presenta la convention dei fornitori, in programma mercoledì 28 ottobre a Milano.
intervista di Giancarlo Emanuel proprietà riservata
Che anno ha trascorso il consorzio Delta? "Avevamo previsto un periodo difficile e proprio per questo la nostra organizzazione, unitamente al consiglio di amministrazione ha provveduto a fornire servizi concreti ai soci".
Quali sono questi servizi? "Abbiamo stipulato un accordo con la SACE BT per l'assicurazione del credito".
E poi? "Un altro problema era la gestione dei magazzini che avrebbe causato mancanza di liquidità. E quindi si è reso necessario migliorare le scorte e ottimizzare i magazzini. La stessa Angaisa ci ha confermato che le rotazioni dei magazzini sono sempre molto basse rispetto alla media. Quindi era necessario intervenire. Abbia così stipulato un accordo con la società Logicà che si occupa di fare formazione presso i nostri associati e sta girando tutti i magazzini per ottimizzare le scorte e i processi. Dunque aspetti concreti che il Delta eroga ai propri soci in funzione del credito e delle risorse di liquidità che derivano dia magazzini".
Copertura del territorio: siete cresciuti?
"Abbiamo prima di tutto mantenuto il dialogo con altre strutture per crescere sul territorio. Sono le alleanze la nostra via per andare a coprire tutto il territorio nazionale".
In particolare? "E' stato definito un raggruppamento nel Triveneto tra ITSR e Data. Che danno vita a un nuovo gruppo che si chiama NEST GROUP . E' composto da 19 soci con una copertura del 22 per cento del mercato della macrozona. Diventano una società unica, sempre sotto Delta, che per noi si trasforma in una copertura molto importante di quell'area".
Altro? "Siamo in trattativa con altri gruppi di altri settori e presto pensiamo di poter dare un risvolto positivo a queste trattative".
Che significati hanno queste alleanze?
"Hanno una valenza doppia: da un lato fare massa critica per avere servizi migliori e dall'altro avere una valenza commerciale".
Ora la vostra base come si può quantificare?
"Saliamo da 51 a 62 soci. Siamo inoltre cresciuti con tre nuove aperture di punti vendita da parte dei soci".
Essere un gruppo, starci dentro, aiuta a tamponare i danni della crisi?
"Delta aveva iniziato tre anni fa un proprio programma preventivo e i risultati si vedono perché stiamo crescendo. La crisi, per noi, è più tenue, perché migliorano i rapporti tra soci che poi operano meglio sul loro territorio".
Possiamo evidenziare qualche numero?
"Per quel che riguarda gli acquisti, rispetto all'anno precedente, siamo in calo ma non in modo vistoso. Il dato è -16 per cento. Ma c'è una forte deflazione dei prezzi e c'è un forte destoccaggio. Quindi su questo aspetto siamo in linea, non riteniamo di aver perso molto. Siamo sotto la tendenza italiana nelle vendite. I dati di settembre segnalano -13 per cento: però stiamo avendo un risultato economico, in proporzione, più alto dell'anno precedente perché abbiamo fatto più convergenza".
Cosa direte mercoledì ai produttori?
"Che Delta essendo composto da imprenditori della medio-piccola distribuzione ha una capacità di reazione molto più veloce. Si tratta di distributori molto sani che fanno concretamente attività non solo sugli acquisti ma anche sulle vendite. A questo proposito presenteremo un programma che relativo a questo maggior coinvolgimento di tutta la filiera e cioè produttore, distributore e installatore".
A proposito di installatori, infine, confermate la terza edizione del Festival?
"Sì, sarà a maggio e non aggiungo altro perché sarà il Direttore Artistico Fernando Proce ad illustrare il tutto alla convention di domani. Posso però aggiungere che come ci ha scritto un nostro socio, da questo tipo di attività commerciale, hanno avuto benefici nella loro attività che si sono protratti in un arco tra i 4 e i 6 mesi".
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