Che è successo nel 2020 nel mondo dell'ITS?
Per essere stato un anno "molto bloccato" dagli eventi, tutto sommato la risposta potrebbe essere: molto.
Soprattutto perchè sin da gennaio è andata delineandosi una situazione davvero scoppiettante.
Ma animiamo subito la tavola con un po' di ciccia: si pensa che il blockbuster del 2020 sia stato Paolo Clerici con il doppio acquisto in Toscana che lo ha portato dal "non esistere" in quella regione ad essere l'attore principale. E' lui l'uomo dell'anno? Ne parleremo più avanti.
ELEX Il 28 gennaio era un martedì. Tutti tranquilli, ma ci ha pensato il consorzio Elex, distributori elettrici, il più grande e famoso, a far sobbalzare i colleghi dell'ITS. Già nei mesi precedenti, negli anni precedenti, qualche avvisaglia si era avuta. Se pensiamo che questo sito, dal nome Mercato Totale, nacque nel 2009 pensando che prima o poi i due settori si sarebbero sovrapposti possiamo dire che la lungimiranza fu un po' lunga, ma senza dubbio azzeccata.
A novembre del 2019 Paolo Ferrari e cioè il signor Comoli Ferrari, aveva inaugurato in quel di Viareggio un magazzino di ITS puro. Organizzato dal suo proconsole nel settore, Michele Caterino. Quel 28 gennaio si va ben oltre però. Perchè durante il meeting Elex prende la parola il presidente Giorgio Strano che annuncia: tutto il consorzio si interesserà di ITS, anzi creeremo una struttura apposita per supportare tutti gli associati in questa impresa. Elex aveva al tempo 11 soci, neppure si pensava che in meno di un anno avrebbe accolto anche cinque big provenienti dal Findea. In quel momento era prioritario allestire la struttura; e dopo una lunga operazione di scouting l'uomo giusto è stato individuato in Giovanni Sanna, già coordinatore del consorzio piemontese Distribuire Insieme. L'8 luglio è arrivato l'annuncio. I più impegnati tra i soci Elex, nel settore ITS sono la Comoli Ferrari insieme alla IDG (pure loro piemontesi) che ha acquisito Elettrogruppo 01 fortemente impegnata nell'idraulico. Ma anche due aziende del Sud e cioè la Strano (Sicilia più Calabria) e il gruppo Megawatt (dal Lazio in giù) hanno lavorato sodo sull'argomento. Quest'ultima in particolare con Elettrolazio (otto punti vendita intorno alal Capitale, tutti forniti di valvole e rubinetti). Detto dell'annunciata invasione elettrica, vediamo come si è difeso il consolidato settore ITS. Che secondo il prresidente Angaisa Enrico Celin vale oltre 11 miliardi
CAMBIELLI Franco Cambielli ha continuato ad essere il primo della classe, con ampio margine sugli inseguitori. Il consolidato del gruppo è di quasi 800mln di euro (per la precisione 792) ed è questo il più recente dato disponibile. Le nuove aperture 2020 sono state 3: ad Albenga, a Ponderano e, sotto l'insegna Articoli Termoidraulici a Roma Monterotondo. Sono stati poi inaugurati nuovi showroom a Firenze e Savona e si stanno rinnovando diverse sale mostra, tra cui Bologna, Piacenza.
CLERICI Anche gli altri componenti del podio (sempre gli stessi) sono abbastanza scatenati. Il bresciano Paolo Clerici ha infatti fatto shopping compulsivo attirando a sè importanti realtà come Prato Nobili in Liguria, dopo il primo lock down; come il recentissimo, ma piccolo, colpo di Mantua Bagni o l'appena innalzata bandierina della Mico di Osio (BG). Il vero botto, come dicevano prima, è stato l'accoppiata vincente in Toscana: Palagini-Idealcomfort. Vicenda che si è sviluppata tra il finire del 2019 e l'inizio del 2020. Ora Clerici ha superato i 400 milioni, resta lontanissimo da Cambielli, ma ben saldo al secondo posto con i suoi 84 punti vendita che non coprono in maniera omogenea il territorio, ma presidiano bene alcune zone. In due anni Clerici ha raddoppiato, non è poco.
COMINI Resta in terza posizione il gruppo Comini che nel 2020 non ha effettuato operazioni sconvolgenti ma ha completamente "digerito" il gruppo Borea la cui acquisizione era stata completata a fine 2019. A fine anno, nonostante l'emergenza mondiale, il fatturato del gruppo dovrebbe segnare 4 punti attivi, quindi un risultato molto positivo vista l'aria che tira: la cifra in milioni dovrebbe essere 272 e quindi l'aggancio a quota 300 è solo rinviato di un anno. Con i 12 punti vendita ex Borea, ora la presenza del gruppo in Liguria è potente. Ora Comini può vantare 70 bandierine sul territorio nazionale, 17 delle quali corredate da show room.
Da segnalare che la presenza di tutti i gruppi che abbiamo fin qui citato non va al di sotto della cintola del panorama nazionale. Marche e Lazio sono le regioni più a sud che i grandi gruppi considerano interessanti per il loro business.
Prima di rituffarci nell'analisi dei player diciamo che Elia Vismara è diventato a fine luglio il nuovo presidente di Assobagno. Abbiamo chiesto di intervistarlo, già a luglio, stiamo ancora aspettando fiduciosi.
E non dimentichiamo che il 21 febbraio invece, a Milano si sono incontrati i vertici di Angaisa e della FME (la federazione dei distributori elettrici) per valutare future collaborazioni. Ai soci Angaisa (i produttori in particolare) piace molto il fiore all'occhiello della FME e cioè METEL. Di contro, a FME piace l'organizzazione che Angaisa possiede, in grado di erogare parecchi servizi interessanti per gli associati.
Questa storia degli elettrici che invadono l'ITS non deve essere piaciuta troppo a Antonio Cussino,l'effervescente e intramontabile Signore di Torre San Giorgio, che ha provato a rispondere a modo suo: poco dopo l'estate ha infatti acquisito un medio-piccolo distributore torinese, Veglio, con l'idea di vendere materiale elettrico attraverso la propria catena di numerosissimi punti vendita sparsi in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia, Toscana e Sardegna.
Nel settore elettrico è leader in Italia la distribuzione... francese. Il gruppo Sonepar, leader mondiale è infatti il numero uno in Italia grazie alle acquisizioni della Sacchi e di Elettroveneta. Poi abbiamo i tedeschi di Wurth che stanno provando a dare la scalata al vertice e Rexel, l'altro leader mondiale che in realtà in Italia tiene un profilo abbastanza basso. E nell'ITS che succede?
GC Eccoli i tedeschi del GC. Che per ora fanno capolino, ma sono pronti a sferrare l'attacco. Naturalmente fanno le cose da tedeschi. Arrivati, con l'acquisto di due aziende Svai e Pressiani, hanno conquistato il quarto posto. MIca male, anche se ora sarà più complicato andare avanti perchè occorre trovare altre aziende, significative, ma soprattutto in vendita. E' vero che tutto ha un prezzo, ma i tedeschi non sono mica fessi! In realtà GC il primo piede in Italia lo avevano messo nell'ormai lontano 2017 acquisendo la Pressiani di Lecco. Poi a fine 2019, ma con operatività piena nel 2020, ecco il balzo in avanti: nel gruppo entra la SVAI di Verona. Il fatturato insomma dovrebbe ora essere intorno ai 160 milioni. Alcuni altri numeri: Pressiani ha 13 punti vendita di cui 6 con show room); la SVAI ne ha 16 (12). Il totale è quindi 29. L'uomo che sovrintende all'operazione è Marco Ripamonti (quindi provenienza Pressiani). Occorrerà stare attenti perchè la GC dove esiste (in quasi tutta Europa) ama stare sul podio e quindi tra acquisizioni ed aperture il 2021 potrebbe essere all'insegna della loro scalata al mercato.
E i consorzi? Distribuzione Attiva aveva cessato l'attività sul finire del 2019, Distribuire Insieme, mollato da Sanna, ha stretto un'alleanza commmerciale con Liguria.net e con il suo manager Biddau. Di questi giorni è l'annuncio di matrimonio tra Intesa e Acquismi che partirà da un fatturato di 300 milioni. In realtà Distribuzione Attiva aveva avviato una collaborazione con il gruppo NEST, attivo nel Triveneto. Con la fine di DA, quattro ex componenti, tutti lombardi, sono entrati a tutti gli effetti nella squadra di Nest che ora può contare su 17 "Retisti": insieme sommano 33 punti vendita e 350 addetti. Il fatturato che nel 2019 si era aggirato sui 130 milioni, per via della crisi Covid non sarà bissato, ma il gruppo è riuscito a contenere il più possibile il disavanzo. Delta, il gruppo storico, ha provato a svoltare dandosi al digitale: due edizioni della fiera virtuale, che si sono svolte a luglio e ottobre con 40 produttori ad animarla hanno movimentiato qualche migliaio di installatori ed un fatturato di 3 milioni: mica male. Delfino nuota tranquillamente aumentando la compagine sociale con piccoli passi. Nel 2020 si sono agigunti 4 associati provenienti da Puglia, Veneto e Lombardia. IL 2021 iniziaerà con una ulteriore bandierina, la Termoigienica di Lucca (Toscana). Il totale sarà dunque di 48. Restano tante altre avventure, testimonianza di come il settore ITS abbia ancora bisogno della razionalizzazione che invece nel settore elettrico è un dato di fatto.
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