Quanto valgano i primi 40 anni di Ortolomo, premiato distributore campano lo si è capito quando il sole scendeva dietro al Vesuvio e nel giardino della dimora di charme La Medusa si è ritrovato il meglio della produzione elettrica nazionale e internazionale, oltre a tanti e tanti altri ospiti di prestigio. Nessuno ha potuto evitare di rendere omaggio a questa piccola grande azienda che da decenni ravviva lo scenario meridionale con la propria effervescenza. Piccola rispetto ai colossi che dominano il panorama nazionale, grande per la dignità, l’umiltà e la professionalità con la quale ogni giorno alza le proprie serrande e si mette al servizio del territorio (e anche oltre). Gennaro Ortolomo: ecco nome e cognome del responsabile. Cioè dell’uomo che con caparbia volontà ha messo in piedi tutto questo. E che, oltre a far crescere passo dopo passo la propria bottega fino a trasformarla in una azienda con i controfiocchi, ha pensato bene di mettere al mondo tre figli (una femmina e due maschi), che oggi sono il motore dell’impresa. Non staremo qui a ripercorrere per l’ennesima volta la storia iniziata in una ex palestra trasformata in punto vendita. E neppure l’aneddoto del primo miliardo. Tanto meno citeremo il primo fornitore che ha creduto in Gennaro. Non lo faremo perché tutti quegli episodi ormai sono lontani (ma sempre vivi); ma soprattutto sono stati surclassati da glorie ben maggiori. E’ così che per fare festa Gennaro & figli & mogli & mariti & nipoti hanno convocato il Gotha della filiera elettrica e hanno voluto fare festa. I brindisi e i tagli di torta sono stati i momenti clou di un lungo pomeriggio poi sfociato in serata durante i quali, giustamente, qualche lacrima ha fatto capolino. Gennaro Ortolomo ha voluto con sé tutti i dipendenti e dal palco, dopo l’aperitivo in giardino ha ripercorso emozioni, gioie e glorie di questa meravigliosa avventura. Tutta la famiglia, con un particolare accento per le “donne della Ortolomo”, era sul palco con lui e a fare da cerimoniere, da trait-d’union ci ha pensato colui che in molti già etichettano come il quarto figlio (ovviamente adottivo) e cioè Andrea Giacco che – da buon manager -ha dato un’ulteriore spinta alla crescita aziendale. Una Festa insomma con la maiuscola e una speranza: che non si aspettino altri quaranta anni per ripeterla. Ne bastano anche solo dieci! |