pubblichiamo la lettera scritta dal Cavalier Antonio Aprile
Sono passati cinquant'anni ed è come se fosse ieri! Ricordo quando avevo più o meno dieci anni: è stato allora che mi sono avvicinato al mondo del lavoro andando ad intrattenermi, dopo la scuola, in un negozio che vendeva un po' di tutto, tra cui anche dischi, materiale elettrico ed elettronico, ricambi; è nata, così, in me un'attrazione per questo mondo che ho coltivato negli anni fi no a farla diventare una passione ed il mio lavoro. Nel 1967, pur continuando a lavorare come dipendente a Napoli, all'età di 19 anni, ho aperto la mia attività ad Aversa nei pressi di piazza Savignano, in "un buco" di circa due metri per tre. Nel 1973, grazie all'attività che era cresciuta e consolidata, è avvenuto il primo spostamento aziendale nel negozio di Aversa in via Vittorio Veneto: inizia anche la specializzazione nella vendita all'ingrosso ed agli installatori.
Nel tempo l'attività si è ingrandita sempre più, aprendo nuove filiali e trasferendo la sede, prima, in via Vito di Jasi n° 4 e, poi, in quella che è l'attuale, in via Vito di Jasi n° 89. Oggi la ditta Aprile è costituita in forma di società per azioni; oltre alla sede di Aversa, conta filiali ad Arzano, Napoli, Avellino, Benevento, e due filiali a Salerno. Il prossimo obiettivo è una nuova filiale a Latina o Frosinone. La forza lavoro è in continua crescita così come il fatturato. Questi sono i risultati che ho raggiunto non avendo alcunché, partendo dal nulla. A me piace il lavoro che faccio, lo amo e nel farlo ci metto tanta passione. Ed è questo, se lo si può definire tale, il mio segreto. Da quando mi alzo al mattino e fino a quando chiudo gli occhi la sera, ed anche dopo visto che dormo molto poco, penso alla mia azienda, a come risolvere i tanti problemi che ogni giorno nascono ed ai tanti progetti per il futuro. Sono cavaliere della Repubblica grazie ai meriti socio-culturali anche se credo che il cavalierato sia un'onorificenza che meriterei ugualmente per meriti lavorativi. Fatta questa premessa aggiungo che non so se sono un poeta, ma una volta mi è stato detto che si definisce poeta colui che abbia fatto almeno una raccolta di poesie. Io ne ho fatte tre ed ho scritto anche tante canzoni sia in lingua italiana sia in vernacolo: sono autore e compositore ma non trascrittore della musica delle mie canzoni; non so né scrivere né suonare la musica, ma il motivo lo invento io e con un maestro di musica, mio amico, lo trascriviamo. Sono legato a tutte le mie poesie e canzoni, dalle più vecchie alle recenti. Partecipando a manifestazioni e circoli di poesie, da anni ormai mi hanno dato l'appellativo di "il poeta re' creature", dal nome della poesia "e' creature" scritta in onore dei miei figli. Così come la canzone che più mi ha fatto conoscere al pubblico è stata "Me fatt' nnammurà", arrivata al secondo posto al 24° Festival della Canzone Napoletana del 2001. Per me tutte le mie poesie e canzoni sono belle perché sono sentite, legate a momenti particolari della mia vita e nate dal cuore.
Progetti per il futuro? Per essere competitivi sui mercati, sicuramente bisogna continuare a crescere e a rafforzarsi sui nostri attuali punti di forza che sono la competenza e l'assistenza a 360° nei confronti dei nostri clienti ed essere sempre più specialisti del settore. La mia azienda credo sia già strutturata per continuare a lavorare senza problemi nei prossimi dieci anni. L'apertura di nuove filiali nel Lazio, Latina, Frosinone e Roma, da un lato e proporsi a nuovi clienti tramite internet e l'e-commerce dall'altro, sono i nostri obiettivi immediati.
Al grande traguardo dei cinquant'anni non una sola persona ma tante sono quelle che devo ringraziare. Devo sicuramente ringraziare gli industriali miei fornitori che, indipendentemente dalla grandezza della loro azienda, da me sono e saranno sempre considerati tutti come partner, come coloro che amo e da cui, spero, di essere amato. Devo ringraziare, poi, mia moglie e miei figli: la prima per essere riuscita con tanti sacrifici, fin dall'inizio dell'attività, a dirigere il negozio anche durante le mie assenze, vincendo le paure ed i timori di chi non era abituata ad avere contatti con clienti, talvolta maleducati e scontrosi; i secondi per essere riusciti, in totale armonia, ad occupare le principali posizioni di vertice aziendale comprendendo e mettendo in pratica lo spirito ed i principi che, ritengo, stiano alla base di ogni attività: lavorare con passione rispettando gli altri.
Un ringraziamento particolare, poi, lo faccio a mio fratello Raffaele, mio alter ego in azienda, colui che mi ha dato la sicurezza e la libertà di dedicarmi ai rapporti esterni, colui che ha saputo dirigere autonomamente ed egregiamente il banco ingrosso con notevole intelligenza, ironia ed arguzia.
L'ultimo ringraziamento lo dedico ai dipendenti e collaboratori dell'azienda. Li ringrazio perché è anche grazie al loro lavoro e alle loro capacità che la nostra azienda riesce a essere competitiva ed ad affrontare con successo le sfide che ogni giorno ci poniamo. Io pretendo dai miei dipendenti il massimo per poter dare loro il massimo. Non nascondo che il mio più grande orgoglio è poter dire che grazie a me, direttamente ed indirettamente, ci sono circa cento famiglie che vivono con onestà e serenità. Chiudo facendomi tanti auguri e facendo tanti auguri alla famiglia Aprile per un futuro ancora ricco di successi.
Cav. Antonio Aprile
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