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20 Febbraio 2017I leader della filiera commentano l'affaire Sonepar-Sacchi
Abbiamo chiesto ai tre principali esponenti della filiera e lettrica e cioè i presidenti di ANIE, ARAME e FME di commentare il colpo che ha scosso il mercato la scorsa settimana e cioè l'acquisizione da parte di Sonepar di Sacchi Elettroforniture. Per ANIE c'è stato un cortese rifiuto a commentare. Per ARAME il presidente Vincenzo Salerno ha scritto quanto segue: "La notizia ufficiale conferma i rumors che si sentivano da mesi, su una operazione importante di Sonepar nel Nord-Ovest. Con entrambe le Aziende (Sonepar e Sacchi) gli associati Arame hanno da sempre intrattenuto rapporti ottimi, tramite un dialogo aperto e costruttivo confrontandosi sulle tematiche comuni, relative alle attività di mercato in cui siamo impegnati ogni giorno, ciascuno nel proprio ruolo. Da parte di Arame siamo certi che il dialogo con Sonepar e Sacchi possa continuare per cercare di creare insieme condizioni di mercato che siano adeguate ai cambiamenti e di reciproca soddisfazione. In questa ottica confermo la nostra piena disponibilità". Primo tra tutti è giunto il commento di Ezio Galli , nuovo presidente di FME della quale le due aziende interessate fanno parte. Dice il leader dei distributori: "Anche se attendo di conoscere le comunicazioni ufficiali da parte delle due aziende, non posso negare che questa operazione è una grossa scossa al mercato della distribuzione elettrica in tutta Italia. Come tante altre voci, spesso infondate e/o distorsive, circolava da tempo, ma un conto è sentire un pettegolezzo, un altro la conferma. L’operazione si va ad inserire in una serie di movimenti che da tempo interessano un mercato come quello italiano che probabilmente era troppo frastagliato ed ora si sta allineando a tappe forzate, a volte violente, con i grandi mercati europei dove la distribuzione è in mano a pochissimi attori, molto spesso multinazionali. Essendo presidente di una federazione che ha molte decine di associati, da grandissimi a grandi, a medi, a piccoli, mi auguro che questi movimenti portino benefici: ai lavoratori e alle loro famiglie, ma anche ai tanti imprenditori che rappresento e che con fatica e professionalità ogni giorno si affacciano con coraggio ad un mercato che un tempo faceva sognare ad occhi aperti ed oggi qualche volta non ci fa dormire ma giorno e notte ci obbliga alla massima attenzione. Per questo mi preme sottolineare che il confronto del maggior numero di voci all’interno della FME è e diventerà ancora più importante e necessario”.
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