| Prima nota negativa dopo l'elezione di Ezio Galli a presidente della FME. Rexel esce dalla Federazione. Lo ha confermato a Mercato Totale il massimo esponente di Rexel nel nostro Paese e cioè Massimo Ferri. Che ci scrive: "(Rexel) non ha condiviso la cancellazione del diritto concesso a suo tempo alle due multinazionali di sedere nel Consiglio (allargato o ristretto che sia)
Non facendo parte di gruppi di acquisto non saremmo mai stati eletti diversamente, perché ogni consorzio vota i propri delegati, e poi comunque il nuovo presidente ha posto come condizione di scegliere lui i Consiglieri. Quindi per noi è poco interessante far parte della Associazione senza avere un ruolo fattivo di contribuzione alla vita della stessa, visto il poco interesse dimostrato sia nei confronti della azienda che del sottoscritto".
Come già spiegato da Mercato Totale venerdì, dopo la votazione sulla variazione dello Statuto, posta da Galli come condizione per candidarsi, i due rappresentanti delle multinazionali Made in France, Mazzantini per Sonepar e lo stesso Ferri per Rexel avevano lasciato l'aula, abbandonando i lavori poco prima che si votasse per il nuovo presidente.
Ora la prima conseguenza, mentre da Sonepar al momento non arriva alcuna presa di posizione, quindi è in FME.
Non è da escludere che la decisione di Rexel venga seguita da altri distributori.
Intanto ora si attende la scelta di FME relativa a Metel. Galli ha dichiarato di aver annunciato le dimissioni da consigliere, visto che oltre che la massima carica in FME è anche il numero uno di Findea. E' impensabile che i distributori non possano trovare un candidato per questa carica che offre un importante momento di collaborazione e confronto con agenti ma soprattutto produttori.
Vorranno mica far diventare Ezio Galli tripresidente?
E' invece da annotare che Sacchi, che in passato era stato considerato in dissidio con la Federazione, è invece a tutti gli effetti in FME.
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