L'appuntamento, ancora non comunicato ufficialmente, è per il 16 dicembre. Quel giorno in virtù del prolungamento di un mese del mandato di Guido Barcella, i distributori dovrebbero riunirsi per votare la variazione di statuto che Ezio Galli chiederà e di conseguenza eleggerlo presidente della Federazione. La prima domanda è: quanti saranno? E la seconda: e quanti lo voteranno? Perchè dovesse nascere quella che in gergo si chiama "Anatra zoppa", che titolo di rappresentatività avrà? Ezio Galli, dovrebbe poter contare su tutti i voti dei suoi, cioè il Findea che presiede. Li avrà? E poi c'è Elex che tanto si sta sbattendo perchè la Federazione sopravviva: gli ultimi due presidenti, Ferrari e Barcella, sono stati suoi. Verranno tutti quelli di Elex? Mah! Intanto una novità: il vicepresidente dovrebbe essere Roberto Cirillo, il signor Zani Ranzenigo, che è un uomo Elex. Ma è lo stesso Cirillo a chiamarsi fuori: "Non sarò nè consigliere nè vicepresidente anche se stimo Galli e penso farà bene". La nostra non voleva essere una anticipazione, non a caso è stato usato il verbo al modo condizionale. La voce girava, fino a questo punto, Peccato dunque. Lo ringraziamo della precisazione che spazza il campo da illazioni. D'altronde di voci ne girano tantissime ma questa, sia per la qualità della persona, sia per il buon senso di chi la accreditava, aveva un senso particolare e positivo.
Tra qualche giorno i grossisti riceveranno il documento con il quale Ezio Galli darà la propria disponibilità ad essere letto a patto che... Scottato da tutto quel che è successo finora, Galli è evidente che non voglia farsi fregare: come dargli torto? Vuole gente che lavori e soprattutto che partecipi. Perchè ultimamente parecchi consiglieri dimenticavano gli appuntamenti federali. La prima mossa probabilmente sarà quella di sfoltire il Presepio di 23 partecipanti che è attualmente la massima assemblea della FME. Via quasi certamente i presidenti delle regionali che ancora vivono: a cominciare da Toscana e Piemonte, ma anche la Lombardia.
L'idea di Galli potrebbe essere di un consiglio superslim (quattro più lui) oppure slim (otto più lui). Probabilmente prevarrà per diplomazia la seconda scelta perchè un po' di gente da accontentare c'è. Nella squadra dovrebbe esserci il presidente uscente Barcella, Paolo Ferrari (entrambi Elex), Paolo Caraglio (Elex pure lui). E Findea? Praticamente certa la presenza di Alessandro Fogliani che Ferrari sognava come suo successore. Probabilissima la presenza di un Giaffreda (magari Christian anche lui visto come un possibile future president). I MEF non sono più in Findea e quindi farebbe la prima comparsa Wurth. Qualcuno del Fegime potrebbe esserci, ad esempio Rudy Marconi se non il presidente Sergio Lorenzi.
Possibile una conferma: quella di Umbertina Verdicchio, la signora EDIF, che inq uesto modo darebbe voce agli indipendenti e soprattutto al mercato del Centro Sud. Lei è sempre stata in Federazione, con atteggiamento costruttivo e quindi perchè non coinvolgerla? E il Sud? Lì Elex avrebbe papabili per il consiglio: ma nè Strano, nè Majorano, nè Marigliano muoiono dalla voglia. Possibile il sardo Stangoni jr (Findea), che la federazione la frequenta volentieri. Ma un nome quasi certo potrebbe essere quello di Piero Convertino che ora è anche presidente della Rete srl, uno dei tre azionisti di REI. Restano due settori inesplorati. E che settori! Sonepar e Startre. Dalla federazione non siamo mai riusciti a sapere se la tanto annunciata uscita di uno dei Magnifici Tre (dal prossimo primo gennaio) sarà realtà. Oppure se, minacciata, con l'uscita di scena di Barcella rientrerà. E Sonepar? Ferrari, quando cacciò i consorzi volle dare un seggio onorario a Sonepar e Rexel. Di seggi onorari non ce ne saranno più. Ma Sonepar Italia, primo distributore del Paese, sarà fuori dal consiglio? Non possiamo dimenticare che proprio da Sonepar era arrivato un candidato, Mazzantini. Un indubbio segnale di buona volontà, che però ha creato più dolori che ringraziamenti. Non se n'è fatto nulla, molti non lo avrebbero votato sostenendo di non volersi fare governare da un francese. E ora? Se Sonepar dovesse andare in consiglio lo farà con Mazzantini o con Novello? E accetterà? Non si può non dire che un consiglio senza un rappresentante del distributore numero uno del Paese non sarebbe bellissimo. Sono almeno sei le aziende che tassativamente dovrebbero fare da contorno a Galli per dargli peso specifico. Ma sappiamo che ad esempio la Fiat non ha fatto per tanto tempo parte di Confindustria e tutti sono sopravvissuti. Comunque, purtroppo, qui non siamo in Confindustria. Dunque non resta che attendere la comunicazione di Galli. Arriverà su carta intestata FME, come fece Barcella facendo infuriare molti a cominciare da Ferrari? Non dimentichiamo poi che ci sono altre poltrone da assegnare. Ad esempio quella di rappresentante italiano presso la UEUW (attualmente è Sanfilippo). E poi, mica roba da poco, c'è la presidenza Metel, dove Galli è già consigliere (oltre che presidente Findea). Chi ci andrà?
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