Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui.
Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui
chiudiX



ultimo aggiornamento 23/12/2024 ore 19:14




pagina precedente

07 Novembre 2016
Mazzantini non sarà il presidente della FME

Carlo Mazzantini
scarica foto
A otto giorni dalla fatidica convocazione dell'assemblea, rinviata dopo la prima convocazione di fine ottobre, per la vita della FME arriva un momento drammatico.
Oggi infatti, Carlo Mazzantini, manager di Sonepar, unico ipotetico candidato alla presidenza, ha ritirato la propria disponibilità, comunicandolo a Barcella, il presidente in carica.
La possibile candidatura dell'ex numero uno di Sonepar Italia, era in ballo da settimane e lo stesso manager ci aveva dichiarato di pensarci con interesse, ma di voler verificare che - per assumere la carica - ci fossero le condizioni ideali.
Quali dovevano essere questa condizioni? Ovviamente che Sonepar desse il via libera al proprio uomo: e questo è successo. E poi che la candidatura fosse gradita agli elettori, cioè ai grossisti.
Questo si è rivelato lo scoglio insormontabile. Legittimamente Mazzantini avrebbe gradito se non una elezione per acclamazione, almeno il sostegno di una larga e qualificata maggioranza, oltre che del consiglio: e i sondaggi hanno evidenziato che i disponibili a votarlo non sarebbero stati poi così tanti (per usare un eufemismo).
Il rischio era dunque che martedì prossimo a Milano si presentassero ben pochi elettori. Mazzantini a questo punto si è chiamato fuori dalla vicenda.
Che sulla sua candidatura alcuni grossisti storcessero il naso ben si sapeva. Loro infatti si chiedono, dimentichi che Sonepar è il numero uno della distribuzione elettrica in Italia: perchè farci governare da un francese?
Cancellato il nome di Mazzantini, resta, per il momento il vuoto.
L'assemblea di martedì 15 potrebbe essere quella che sancisce la chiusura della Federazione. I beni di possesso (ad esempio il 45 per cento delle azioni di Metel) finiranno in mano al liquidatore che le venderà e devolverà a enti di beneficenza senza scopo di lucro i proventi.
A questo punto, visto che eventuali candidati oltre a farsi avanti dovrebbero pure presentare un programma, diventa imbarazzante la situazione. Non c'è il tempo. Gli unici nomi possibili restano quelli di Barcella e Galli, anche se ci pare che nessuno dei due sia disponibile: Barcella lo ha anche messo per iscritto.
Martedì 8, cioè domani, a Bologna si incontreranno per tutt'altri motivi in una riunione (tecnica) di Metel i rappresentanti di 6 big: Comoli, Sacchi, Comet, Mef, Sonepar, Megawatt. Può darsi che a Bologna si presentino solo tecnici per l'incontro Metel. Ma dovessero invece arrivare i titolari, potrebbe essere una occasione per parlare di FME. Forse
Martedì 15 l'assemblea, salvo auspicabili sorprese, convocherà entro un mese una successiva assemblea per la messa in liquidazione della Federazione.



  © 2009/2024 MERCATO TOTALE Srls - P.I. 13237220960 Home Page | Contattaci | Newsletter | Privacy policy | Cookie policy   
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Torino, n.8 dell'11/02/2021 Powered by www.webarea.it
;