La riunione tra i più importanti distributori (quelli che detengono i voti pesanti), indetta per provare, per l'ennesima volta, a individuare il possibile futuro presidente della FME è stata vana. Si sono ritrovati a Milano, era presente anche Guido Barcella al quale nel recente passato avevano guardato come possibile presidente. Ma l'industriale bergamasco altro non ha fatto che ribadire quanto aveva già scritto a Galli e cioè che non vuole essere eletto. Dalle nostre informazioni, che semplicemente provengono dalle chiacchiere con i presenti (non da microspie sotto il tavolo) allo stato attuale delle cose quindi non ci sono novità, non c'è niente da dire. Un nuovo tentativo sarà fatto nelle prossime settimane e questa volta si tratterà di un consiglio. L'unica certezza è che l'autunno si avvicina e entro ottobre, o qualche settimana più tardi al massimo, un presidente dovrà essere trovato. Tutti dicono di non volere la fine della FME ma nessuno è disposto a esserne presidente. Molti sostengono che prima di tutto andrebbe ridiscusso il ruolo dell'organismo. A cominciare da quella lettera iniziale, la "F" che forse non ha più molto senso. |