Da sempre caratterizzato per creatività ed intraprendenza, il Gruppo Delta ITS mette a segno un nuovo colpo ed annuncia la prossima novità: che si chiama “Delta Design e Tecnology”. Nasce una rete di showroom, con posizionamento medio-alto che, nelle intenzioni dei promotori, si proporranno unitariamente ai clienti e ai professionisti designer, sia per il look che per i marchi esposti. La partenza ufficiale è fissata per l’inizio del prossimo anno, ma ovviamente il lavoro è già iniziato, prima di tutto con l’appello ai soci Delta che già hanno aderito e che ovviamente potranno essere raggiunti da altri. Al momento la squadra è composta da 11 grossisti, per 19 show room, ma è già chiaro che questo numero è soltanto destinato a crescere. E chissà che le porte non si aprano anche agli “stranieri”, cioè a chi del Delta, al momento, non è. I nomi sono importanti, si tratta di storici distributori ITS sparsi un po’ in tutta Italia: la squadra è composta da Callipo, Casaè, Casabrera, Carere, Zangrillo, Miele, La Fenice, Raffaele, Vemit, Virlinzi, Laruccia. Che cosa accadrà? Che dal prossimo anno le show-room aderenti si mostreranno sotto un unico brand, che per ora porta il nome del progetto (ma potrebbe variare) e cioè Delta Design & Tecnology. A questa squadra, casualmente composta da undici nomi come un team calcistico) se ne affiancherà un’altra che sarà quella dei fornitori: non solo di prodotto ma anche di servizi. In che cosa questo progetto vorrà essere diverso da tante altre iniziative del mondo ITS vissute in passato? Verrebbe da iniziare la risposta come in una favola: C’era una volta il consorzio… In realtà, però, pur declinati diversamente, i tanti progetti si riconducono poi ad alcune tematiche classiche. Ad esempio quella di realizzare maggiori marginalità (per i distributori) garantendo presenze (per i maggiori fornitori) al di sopra del 40 per cento. E siccome oggi la differenza non si fa più sui prezzi del prodotto ecco, come aperitivo, alcune delle tematiche che questo sodalizio vorrà cavalcare per mettersi in evidenza: dalla formazione del personale al coinvolgimento di professionisti esterni al pv, dalla comunicazione alle nuove tecnologie. Dunque, per l’Italia, nel 2019 si potrà scoprire una nuova realtà, molto riconoscibile: già tutti sono al lavoro per crearla, gli undici soci Delta hanno apprezzato l’idea e si sono messi all’opera. Se qualcuno pensa che questa bella idea il Delta se ne stia buono fino a fine anno si sbaglia perché c’è altra carne al fuoco ed in particolare il Talent House che va già avanti da alcune stagioni ed anche nel 2018, con opportune novità sarà in pista. La presentazione tra qualche settimana.
|